La chiesa parrocchiale di Mossano
La chiesa parrocchiale di S. Pietro apostolo era un’antica cappella della vicina pieve di Barbarano. Probabilmente sorse tra i secoli XI e XII quando si assistette ad uno straordinario moltiplicarsi di chiese e di cappelle entro i confini delle varie circoscrizioni pievane.
Tra il 1875 e il 1885 venne costruita la nuova chiesa che custodisce alcuni pregevoli dipinti tra cui la pala cinquecentesca “Gesù consegna le chiavi a S. Pietro”, collocata dietro l’altare maggiore, attribuita alla scuola del Veronese.
Casa Pegoraro
Si tratta di un’antica casa di ospitalità retta da monache benedettine, che sembra risalire alla metà del 1200. In epoca moderna, il fabbricato venne trasformato in fattoria ed appartenne ai conti Arnaldi. Più tardi, attorno al 1818, passò ai conti Salvi. Nella mappa d’avviso dei primi anni dell’800 era descritta come “grande casa con boaria”. L’edificio presenta significativi elementi architettonici: la facciata, infatti, è caratterizzata da eleganti archi in pietra gialla di Nanto.
Torre colombara Donadello
A Ponte di Mossano, in via Fossa Rosa, ai piedi del colle di Monticello, sorge una colombara, attualmente di proprietà della famiglia Donadello. Secondo lo studioso d’arte Cevese, tale costruzione, che un tempo fungeva da torre di guardia e di difesa, è tra le più antiche del territorio vicentino, risale probabilmente alla metà del Trecento.
Le Prigioni
Si tratta di un palazzo rupestre, di una struttura fortificata medioevale di grande interesse, che si sviluppa per una lunghezza di circa 50 metri su tre piani. “Le Prigioni” non hanno davvero nulla che giustifichi tale loro nome: assomigliano piuttosto ad un possente forte inserito in un’ampia cavità. Se infatti le abitazioni ricavate da grotte sono numerose in questa parte dei Colli Berici, data la difesa naturale da nemici, animali e inondazioni che la posizione arroccata offriva sin dalla preistoria, nessun’altra dimostra in modo evidente di essere stata una magione di potenti. Fin dagli inizi del ‘300 il sito era appartenuto al Vescovo di Vicenza, che poi lo concesse in feudo a Enrico Malacappella; poi passò alla famiglia veronese dei Montanaro. Nel 1510 il forte venne bruciato dall’esercito tedesco dell’imperatore Massimiliano, durante la Guerra di Cambrai.
Il Bagno di Mossano
Sotto il colle di San Pancrazio, ai piedi del versante nord-orientale, si trova il Bagno di Mossano. Sino a una quarantina di anni fa, una ricca polla d’acqua calda sgorgava in superficie e riempiva un bel lavatoio e poi si espandeva nel piccolo laghetto antistante, ricco di alghe. Si tratta di una sorgente ipotermale che fu utilizzata non solo per irrigare i campi, ma anche come bagni pubblici già in epoca romana.
Villa Pigafetta – Arnaldi - Salvi - Camerini a Montruglio
A Mossano sul colle di Montruglio sorge villa Pigafetta Camerini, considerata una delle più belle dimore signorili settecentesche presenti nella nostra regione. Il complesso architettonico è formato da due nuclei disposi su assi perpendicolari: il corpo padronale, costruito alla fine del XVII secolo dall’architetto Pizzocaro, e la barchessa settecentesca, attribuita al Muttoni, a cui si deve probabilmente anche il coronamento della facciata della villa con il cimiero ornato di statue aggiunto probabilmente all’inizio del XVIII secolo. Il salone principale fu affrescato da Francesco Aviani nel 1714. Le statue che ornano la facciata e l’entrata alla villa appartengono alla scuola dei Marinali.
Villa Giulia
Attraversato il centro di Mossano, sulla destra si osserva Villa Giulia, di proprietà della famiglia Baretta. L’edificio sembra risalire al ‘500, quando la famiglia Montanari, in seguito alla distruzione delle “Prigioni”, edificò una nuova dimora ove risiedere.
Villa Tassis – Ghiotto – Gianesini
Si tratta di una villa, attualmente in abbandono, situata lungo la Riviera Berica, all’angolo sud-ovest dell’incrocio con la strada per Mossano. L’edificio venne eretto dalla nobile famiglia Tassis verso la metà del ‘500.